Applicazione della modellistica numerica di flusso e trasporto delle acque sotterranee
Gestione delle risorse idriche a scala regionale e nell'analisi e progettazione di interventi di protezione e recupero ambientale a scala locale
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Il presente corso si propone l’obiettivo di introdurre ai problemi applicativi della modellazione numerica delle acque sotterranee, nel contesto di progetti di gestione delle risorse idriche (water supply), di protezione, di recupero ambientale e a supporto della progettazione di interventi di messa in sicurezza (environmental remediation).
Il corso introduce alle problematiche principali dell’applicazione della modellazione numerica di flusso e trasporto, inclusa l’analisi del comportamento dei sistemi idrogeologici in condizioni densità-dipendenti, di particolare rilevanza nel nostro paese sia per l’estensione delle aree costiere che per la concentrazione degli insediamenti urbani e delle attività produttive.
Previa analisi dei fondamenti teorici (equazioni di riferimento di Darcy e di continuità, processi che governano il flusso e fenomeni che governano il trasporto di contaminanti in soluzione - advezione, decadimento ed adsorbimento) e delle soluzioni analitiche e numeriche comunemente adottate dai codici di calcolo disponibili sul mercato (metodi alle differenze finite ed agli elementi finiti), il corso si ripropone l’obiettivo di analizzare criticamente il processo di sviluppo di un modello numerico, evidenziandone gli aspetti salienti e le criticità rilevanti.
La modellistica numerica è disciplina di alta specializzazione, fatto questo che la condanna spesso ad un ruolo ambivalente; da un lato se ne reclamano le potenzialità di analisi e predittive, riconducibili di fatto alla formulazione matematica del problema anche in contesti complessi e fortemente anisotropi, mentre dall’altro la carenza di dati e di specifiche professionalità spesso ne limita le effettive potenzialità, nonché la verifica di qualità e la validazione.
E’ in questo tracciato insidioso a cavallo tra tecnica e comunicazione che questo corso si avventura, nel tentativo di tracciare le linee guida di una best practice della applicazione modellistica e focalizzare i fattori ed elementi chiave che condizionano la qualità dell’attività modellistica e ne decretano il successo o l’insuccesso. Un percorso che, a partire dalla questione fondamentale dei dati, della loro qualità e documentazione (metadata), delle loro modalità di analisi e processamento, non tralascia peraltro temi chiave, ancorché propedeutici alla modellazione matematica in senso stretto, quali una corretta progettazione, gestione e personalizzazione di piattaforme GIS dedicate ed integrate con database geografici (es. Hydro Data Model per ArcGIS™ 8/9 del CRWR - Consortium for Research in Water Resources, Austin, Texas) ed una corretta interpretazione geologica, strutturale ed idrogeologica.
Riferimenti bibliografici citati
Cowen D.J., 1988. GIS versus CAD DBMS: what are the differences?. Photogrammetric Engineering and Remote Sensing, 54, pp. 1551-1554
EU, 2003. Water policy in the European Union, available from http://europa.eu.int/comm/environment/water/index.html
Programma del corso
Le risorse idriche rivestono storicamente un ruolo strategico a livello mondiale. Intere regioni, quali l'area del Sahel, il corno d'Africa e buona parte dell'Asia occidentale, hanno tradizionalmente dovuto affrontare criticità legate all'approvvigionamento idrico (UNEP, 1997), mentre in molte altre regioni le precipitazioni ridotte, gli alti tassi di evaporazione, la gestione delle risorse in un contesto multi-nazionale, la pressione crescente sull'ambiente sotterraneo dovuto all'incremento di domanda idrica o ancora la salinizzazione degli acquiferi costieri costituiscono altrettanti problemi di rilevanza tecnica e socio-economica. Questo tipo di problemi si presenta anche nelle regioni mediterranee, tanto da essere oggetto di specifiche azioni promosse dall'Unione Europea e tese a mitigare gli effetti della desertificazione, in relazione all'uso del suolo ed alle variazioni climatiche in atto (EU, 2003).
Se i problemi quantitativi costituiscono un tema centrale nella definizione delle politiche ottimali di sfruttamento e di sviluppo socio-economico, sempre più i problemi di qualità sono emersi in tutta la loro drammaticità sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo. Acque di scarico, pesticidi di pertinenza delle attività agricole, carico contaminante in relazione alle attività industriali, mancato trattamento chimico/fisico prima del consumo umano sono tutti fattori riconosciuti come i più rilevanti nella degradazione progressiva della qualità delle risorse idriche (Tolba, 1992).
In questo contesto più ampio, le acque sotterranee rivestono un ruolo centrale, pur variando sensibilmente lo sfruttamento e l'utilizzo rispetto alle acque superficiali, in relazione a motivi di ordine tecnico, geografico e culturale. Le acque sotterranee costituiscono infatti una sorgente protetta e qualitativamente pregiata, tanto che anche in aree soggette ad un progressivo depauperamento quantitativo e qualitativo, gli sfruttamenti vengono estesi sempre più in profondità. In aree aride e semi-aride, addirittura, lo sfruttamento interessa sempre più risorse fossili non rinnovabili, caso ad esempio caratteristico della formazione delle Nubian Sandstones nell'area saheliana.
Alla luce di quanto sopra, non stupisce quindi come la gestione e l'analisi delle risorse idriche sotterranee, afferente ai settori della idrogeologia classica e più in generale della pianificazione ambientale, vanti una lunga tradizione applicativa ed accademica ed una copiosa letteratura, nonché specifici settori di specializzazione. Tra questi vanno annoverati in particolare il settore dei Sistemi Informativi Geografici dedicati (GwGIS - dall'acronimo inglese Groundwater Geographical Information Systems), oggetto di studio dell'emergente settore della HydroInformatics e quello della modellistica numerica di flusso e trasporto, di fatto entrambi oggetto di questo corso.
Per quanto riguarda i GwGIS, se ne può mediare la definizione da Cowen (1988) "un sistema di supporto alle decisioni che comporta l'integrazione di dati spazialmente georeferenziati in un contesto orientato alla soluzione di problemi" ("A decision support system involving the integration of spatially referenced data in a problem solving environment"), ancorché focalizzato e specializzato nel settore delle acque sotterranee. I GwGIS costituiscono il framework tecnologico e concettuale di riferimento fondamentale sia all'analisi delle informazioni idrologico/idrogeologiche che alla implementazione di modelli numerici di simulazione, ovvero più in generale allo sviluppo di sistemi di supporto alle decisioni.
Per quanto attiene poi la modellazione numerica, essa gioca un ruolo tradizionalmente centrale nella valutazione e definizione delle politiche ottimali di sfruttamento e di protezione delle risorse idriche, e, sempre più, alla luce del quadro legislativo vigente, del recente decreto 471/99 e della Direttiva sulle acque dell'Unione Europea, strumento imprescindibile di valutazione critica e simulazione a supporto dell'analisi e della progettazione degli interventi di recupero e protezione ambientale nel contesto di siti contaminati. Richiesta dagli enti di controllo centrali e periferici, quali Ministero dell'Ambiente ed ARPA, oggetto di interesse da parte dell'industria quale fondamentale strumento di supporto alle decisioni ed esperienza irrinunciabile per qualsiasi società di consulenza che operi nel settore ambientale, la modellistica numerica è diventata una tappa obbligata nel percorso di analisi ambientale.
L'esame critico del processo di sviluppo di applicazioni modellistiche con codici di calcolo alle differenze finite, quali MODFLOW, MODPATH e MT3D in ambito GMS, ed agli elementi finiti in condizioni complesse 3D e densità-dipendenti, in ambiente FEFLOW, consentiranno di valutare criticamente gli aspetti trattati. Nel dettaglio poi esercitazioni condotte sulla piattaforma FEFLOW contribuiranno a chiarire gli aspetti definire il processo di applicazione e sensibilizzare agli aspetti effettivamente critici.
Questo corso si colloca nell'ambito di un progetto più ampio ed ambizioso di formazione sui Sistemi Informativi Territoriali e più in generale sulla GIScience. Tali sistemi, anche noti come GIS dall'acronimo inglese Geographical Information Systems, si stanno gradualmente imponendo come strumenti di gestione, visualizzazione, interrogazione ed analisi di dati geografici nei domini professionali più disparati, tra i quali quello urbanistico (PRG), della pianificazione territoriale, del controllo ambientale sono solo alcuni degli esempi più rilevanti. Nello specifico, il corso si inquadra nel contesto del settore più specializzato dei EISs (Environmental Information Systems), con una specifica vocazione all'analisi spaziale ed alla modellazione numerica finalizzata alla gestione delle risorse idriche sotterranee.
Il corso si articolerà attraverso un percorso teorico e pratico, esaminando i temi fondamentali alla base di una corretta implementazione modellistica.
Previa introduzione a FEFLOW™, piattaforma modellistica allo stato dell’arte per la simulazione del flusso e del trasporto in condizioni 2D e 3D, sature e non-sature, fratturate e densità-dipendenti, verranno condotte esercitazioni concettuali finalizzate a chiarire significato e ruolo delle scelte modellistiche fondamentali (proprietà idrologico/idrogeologiche, condizioni al contorno) e delineare le modalità di sviluppo di un progetto complesso (interfacciamento con basi dati e sistemi GIS, condizioni 3D, presenza di anisotropie significative e strategie ottimali di impostazione della mesh di discretizzazione).
Il corso ha finalità introduttive ed applicative, con particolare riguardo alle problematiche di controllo di qualità e di coerenza del prodotto modellistico, le esercitazioni saranno in effetti orientate all’esame dei problemi in termini concettuali, mentre per le modalità dettagliate di implementazione numerica e di sviluppo, per i quali si rimanda ad altri corsi di specializzazione (vedi WHI, WASY).
Introduzione alla modellazione numerica ed ai codici di calcolo
Presentazione dei concetti teorici fondamentali alla base della architettura di codici numerici di calcolo applicati alle acque sotterranee, la presentazione di codici consolidati ed allo stato dell'arte e, al contempo, una prima sensibilizzazione per l'importanza che riveste l'adozione di corrette strategie di modellazione.
Se la pratica modellistica, inclusa la verifica ed il controllo dei risultati spesso prerogativa degli enti di controllo o dell'industria nel suo rapporto con società terze, non richiede necessariamente una conoscenza approfondita della formulazione matematica e numerica, ignorare o sottostimare questo aspetto generalmente equivale a sottoscrivere una cambiale in bianco verso il fallimento.
- Introduzione alla modellazione numerica dei sistemi acquiferi: definizione, scopi, obiettivi (preditivi, interpretativi e generici) e protocollo di implementazione (modello concettuale, fasi di calibrazione, analisi di sensitività, simulazione a scopo preditivo e postaudit).
- Equazioni fondamentali di flusso (Darcy e di continuità) e trasporto (advezione, dispersione) ed introduzione alla formulazione numerica alle differenze finite e agli elementi finiti (discretizzazione nello spazio e nel tempo, formulazione locale e globale, assemblamento delle matrici di calcolo e soluzione del flusso in condizioni non stazionarie con metodo esplicito ed implicito, mediante algoritmi numerici iterativi) Geometria, proprietà idrogeologiche ed idrologiche, sources & sinks, condizioni al contorno (Dirichlet, Neumann e Robbins), distribuzione dei parametri chimici. Fondamenti della formulazione numerica agli elementi finiti rispetto a quella alle differenze finite ed analisi comparata con quella alle differenze finite. Equazioni fondamentali del trasporto.
- Codici di calcolo di flusso e trasporto, alle differenze finite ed agli elementi finiti: gli esempi della suite Modflow/Modpath/Mt3d™ del USGS e Feflow™ della WASY.
- Casi studio di modellazione numerica: gestione delle risorse idriche a grande scala, valutazione delle strategie di intervento ambientale in aree contaminate, problemi tipici di aree costiere.
L'elaborazione del modello concettuale di un sistema idrogeologico è arte complessa, che richiede un approccio rigorosamente analitico. Dalla definizione dell'assetto geometrico all'analisi dei valori e della distribuzione dei parametri idrologico/idrogeologici, qualità, rappresentatività e densità spazio/temporale dei dati condizionano scopo ed obiettivi dell'attività modellistica e ne segnano, in ultima analisi, il grado di attendibilità, sia in sede di calibrazione che nelle successive fasi di simulazione.
- Dati fondamentali per l'implementazione modellistica: ricarica naturale ed antropica, uso del suolo, geometria e proprietà idrogeologiche. Interpretazione, strategie di analisi spaziale e di regionalizzazione (statistica classica, variografia e Kriging) e focalizzazione delle maggiori criticità. Discussione delle criticità (es. reti tecnologiche, conducibilità idrauliche), documentazione, qualità e rappresentatività, strategie di regionalizzazione (analisi di variografia e Kriging) e loro trasferimento alla griglia/mesh di discretizzazione.
- Elaborazione del modello concettuale: estensione dell'area di analisi, definizione delle unità litostratigrafiche, bilancio di flusso preliminare e definizione della strategia modellistica. Modelli 2D in condizioni confinate e freatiche, trattamento di fenomeni di leakage verticale per l'interscambio con corpi idrici superficiali, formulazione quasi 3D e 3D completa.
- Impostazione della griglia/mesh di discretizzazione in 2D e 3D: criteri guida in funzione delle strategie di modellazione, tese a minimizzare il numero di celle/elementi, ottimizzare l'efficienza numerica e limitare i rischi di instabilità numerica.
Lo sviluppo e la vita di un modello numerico si articolano in una serie di fasi, che rappresentano una sintesi equilibrata di tecnica e di comunicazione. Se alcune di queste fasi, ed in particolare quella dedicata alla calibrazione, rivestono un ruolo vitale nel processo di implementazione, spesso sono proprio le fasi successive a tracciare un percorso di graduale metamorfosi, evidenziando scopi ed obiettivi più articolati e complessi, in risposta ad esigenze di ordine tecnico e sempre più frequentemente di ordine legale. Calibrazione, simulazione, verifica post-calibrazione (postaudits) e comunicazione sono di fatto aspetti salienti nella pratica modellistica, costituendo di fatto il tema conduttore e fondamentale di tutto il corso.
- La calibrazione rappresenta il cuore dell'attività assorbendo generalmente la parte più consistente delle risorse tecniche e finanziarie allocate ad un progetto modellistico. Nel quadro del tipico percorso iterativo di trial and error, il processo di calibrazione persegue l'obiettivo di riprodurre in simulazione il comportamento osservato per il sistema in analisi (es. distribuzione spaziale e/o temporale - queste ultime in condizioni transitorie - dei carichi piezometrici o della concentrazione di un contaminante). Le diverse modalità di approccio al problema della calibrazione sono qui oggetto di analisi, in relazione agli scopi, obiettivi, scale di indagine, complessità dell'applicazione (es. 2D vs. 3D, flusso vs. trasporto, condizioni densità-dipendenti), definizione delle proprietà geometriche ed idrologico/idrogeologiche ed identificazione degli obiettivi statistici e statistico-spaziali di calibrazione (target). I molti errori insidiosi che in questa fase spesso condizionano, fino a compromettere, la buona esecuzione dell'attività modellistica saranno oggetto di specifico approfondimento, nel contesto peraltro del complesso rapporto che intercorre tra obiettivi concordati, percepiti e reali.
- La simulazione, sia essa a fini di analisi concettuale o con scopi più ambiziosi di natura preditiva, rappresenta la finalità ultima di ogni attività di modellazione. In funzione degli scopi del progetto e della scala di indagine, la simulazione è chiamata a rispondere alle questioni più disparate, dall'analisi delle modalità ottimali di sfruttamento della risorsa idrica a media/grande scala nella determinazione di linee guida per una politica di sviluppo sostenibile, alla definizione delle strategie ottimali di intervento per intercettare e bloccare il deflusso di acque contaminate, a scala locale e nel contesto di insediamenti industriali. Fornendo stime di carattere quantitativo sulla possibile evoluzione dei sistemi in analisi, in condizioni naturali (ad es. a seguito di variazioni climatiche di breve-medio periodo, in relazione a variazioni stagionali di ricarica) ovvero a fronte di interventi antropici (es. realizzazione di opere di con terminazione, barriere pozzi in emungimento), la simulazione traccia le linee guida di una strategia di valutazione e/o di intervento, naturalmente finalizzata ad una ottimizzazione del rapporto costi-benefici.
- La verifica post-calibrazione e la comunicazione dei risultati modellistici rientrano nel quadro delle attività che scandiscono esistenza ed utilizzo a fini previsionali di un modello numerico. Alla luce dell'acquisizione di nuovi dati, a maggiore disaggregazione spaziale e temporale, o più semplicemente alla luce di un approfondimento interpretativo in risposta a nuovi e più articolati obiettivi, la verifica post-calibrazione riveste un ruolo di dignità pari a quella delle fasi precedenti, conducendo spesso ad un affinamento sostanziale del modello numerico. Analogamente la comunicazione riveste, a tutti i livelli del processo di sviluppo modellistico e a maggior ragione nella fase finale di comunicazione dei risultati, un ruolo chiave. La complessità e specializzazione di molte attività modellistiche impongono infatti una linea di condotta e di comunicazione ispirata a chiarezza e trasparenza, evitando di incappare nella falsa lusinga di una analisi troppo tecnicistica, lontana dalle esigenze di comprensione dei presupposti, dei risultati e delle limitazioni del risultato finale. La comunicazione rientra poi in termini prepotenti nelle forme della mediazione tra portatori di interessi, con implicazioni sempre più rilevanti di ordine tecnico-legale.
Una organizzazione efficiente dell'informazione idrologico-idrogeologica e la disponibilità di ambienti integrati di analisi (secondo i principi della ESDA - Exploration Spatial Data Analysis), modellazione e visualizzazione costituiscono requisiti fondamentali per una corretta impostazione ed esecuzione delle attività modellistiche. Tali strumenti non solo consentono di minimizzare i tempi di sviluppo, rendendo spesso possibili approcci modellistici altrimenti improponibili (ad esempio in molti contesti reali con geometrie 3D complesse o in presenza di fratturazione), ma soprattutto rappresentano al meglio l'esigenza di una visione integrata dei problemi, capace di supportare in modo ottimale l'attività di modellazione, dall'analisi preliminare dei dati alla presentazione dei risultati.
- Basi dati relazionali e geografiche (geodatabase), piattaforme GIS di ultima generazione, strumenti di personalizzazione ( ArcGIS 8/9™, VBA/ArcObjects™), estensioni dedicate (Hydro and Groundwater Data Model) e soluzioni professionali di visualizzazione 3D/tempo dipendenti (Tecplot™).
- Sistemi integrati di modellazione numerica, dotati di funzionalità complete di pre- e post-processamento in condizioni 2D/3D e tempo-dipendenti, controllo e supporto del processo di calibrazione e visualizzazione avanzata (3D, slicing, animazione). Filosofia ed architettura dei sistemi di modellazione GMS™ della Brigham Un. e FEFLOW™ della WASY a confronto.
Il processo di implementazione di modelli di flusso e di trasporto, includendo tutte le fasi fondamentali di progettazione, sviluppo, calibrazione e verifica (post-audit), saranno oggetto di specifiche esercitazioni, alla luce delle linee guida e degli aspetti teorici trattati, e nel contesto di applicazioni concettuali e reali (modellazione di flusso e trasporto in condizioni densità-dipendenti dell'area valliva del Vomano) funzionali all'analisi e definizione delle politiche ottimali di gestione delle risorse idriche e di valutazione e progettazione di interventi di protezione e recupero ambientale.
Lo sviluppo di infrastrutture di gestione dati robuste, capaci di garantire l'integrità referenziale dei dati, un accesso efficiente (spatial querying) all'informazione ed una sua corretta documentazione (metadata), si individuano come strumenti strategici, nel contesto di una più ampia piattaforma geografica (GIS), ad un effettivo supporto dell'intero processo di sviluppo modellistico (definizione dei modelli concettuali, analisi statistico spaziale e calibrazione, produzione cartografica e visualizzazione 3D). In questa prospettiva, verranno esaminati gli specifici modelli di geodatabase per la gestione delle acque superficiali (Maidment, 2002) e sotterranee (Strassberg & Maidment, 2004), sviluppati per la piattaforma ESRI ArcGIS 8/9™ dal CRWR (Centre for Research in Water Resources) nell'ambito di un consorzio tra l'Università di Austin ed ESRI.
Tali modelli di geodatabase rappresentano pertanto un'opportunità rilevante per l'analisi, l'accesso e la visualizzazione dei dati idrologici, idrogeologici ed idrochimici, e per l'interfacciamento con le piattaforme di modellazione attraverso strategie elementari di interscambio dei dati di input/output (loose coupling) o più ambiziose integrazioni (tight-coupling). La loro implementazione segna un passaggio fondamentale verso la progettazione e realizzazione di ambienti integrati di analisi e modellazione del comportamento dei sistemi idrogeologici, tali da garantire un accesso efficace ed efficiente alle componenti geospaziali, con particolare riferimento a problemi 3D e tempo-dipendenti (analisi di condizioni transitorie).
Le esercitazioni si incentreranno quindi sullo sviluppo di modelli numerici concettuali, finalizzati all'analisi e definizione delle corrette linee guida di implementazione ed all'esame dettagliato dell'influenza delle geometrie dei corpi geolitologici, dei parametri idrodinamici ed idrochimici, delle condizioni al contorno ed interne sulla distribuzione dei carichi piezometrici, dei flussi e delle concentrazioni. In questa fase, verranno evidenziate le potenzialità della modellistica nel contesto di una analisi di sensitività, funzionale alla riduzione del margine di incertezza (uncertainty) associato ai dati di base e tipico della naturale sensibile variabilità delle proprietà idrogeologiche. Verranno quindi evidenziati gli scopi, l'articolazione di obiettivi e le potenzialità della modellistica numerica nel contesto di progetti più complessi con finalità conoscitive e predittive.
Verrà quindi esaminato, in chiave didattica, il processo di implementazione di un modello numerico reale per il fondovalle alluvionale della valle del Vomano (Abruzzo), finalizzato alla gestione dei campi pozzi ad uso idropotabile. Implementato inizialmente con il codice di calcolo alle differenze finite MODFLOW™, il modello è stato oggetto di un successivo approfondimento in condizioni densità-dipendenti mediante il codice agli elementi finiti FEFLOW™, finalizzato all'analisi della dinamica di intrusione del cuneo salino in funzione dei regimi di emungimento in atto e futuri. Questo esempio consentirà di analizzare l'influenza della ricarica meteorica e le relazioni con i corsi idrici superficiali, evidenziando al contempo il ruolo idrogeologico dei paleoalvei, individuati nell'area tramite prospezioni geofisiche ed indagini geomeccaniche. Scopo dell'esercitazione sarà quello di evidenziare le criticità inerenti le attività di calibrazione, a partire dall'analisi delle prove di pompaggio, tanto in condizioni stazionarie che transitorie, valutando peraltro i rischi connessi ai fenomeni di intrusione salina, in presenza di regimi di emungimento sostenuti. Verrà inoltre discusso il ruolo delle osservazioni indirette e delle ipotesi concettuali a supporto del processo interpretativo e modellistico, oggetto di valutazione e validazione o confutazione in sede modellistica.
Software utilizzati
Suite di Office Automation MsOffice™, RDBMS MsAccessT™ e Feflow FM3T™ (WASY, www.wasy.de)
A chi è indirizzato
Esperti e cultori delle Scienze della terra e delle Scienze Ambientali, afferenti alle discipline della geologia, chimica, biologia, ingegneria del territorio, ITC e sistemi informativi territoriali, dirigenti, responsabili ed operatori nell'industria, nelle società di consulenza e nel settore pubblico, ovvero in tutte le realtà lavorative che operino o intendano operare nel settore della gestione delle risorse ambientali,
E' richiesta una conoscenza consolidata dell'ambiente PC/MsOffice™, una conoscenza di base delle problematiche fondamentali di analisi, gestione ed interpretazione di dati idrologici ed idrogeologici. Non è invece richiesta alcuna conoscenza pregressa di architetture e sviluppo di database relazionali, geografici e sistemi GIS, o di modellazione numerica, anche se eventuali esperienze pregresse potranno contribuire ad un più rapido apprendimento. Il corso è supportato dall'adozione di un testo unico nel suo genere, con una forte vocazione didattica ed orientato allo sviluppo di applicazioni.
Sede e date
Il corso si terrà presso il Centro Didattico di Educazione Ambientale Casa Archilei, ubicato in pieno centro di Fano (PU) ed agevolemnte raggiungibile dalle maggiori vie di comunicazione. Il corso avrà la durata di40 ore, con lezioni di 8 ore concentrate il Sabato, a settimane alterne, distribuite sul periodo Aprile-Giugno, secondo calendario pubblicato sul sito.
Iscrizione e modalità di pagamento
I moduli di iscrizione sono disponibili presso la Segreteria dell'Associazione, possono essere scaricati in formato PDF e possono essere richiesti via Email all'indirizzo info@giscience.it
La quota di partecipazione al corso è fissata in 1050 € + IVA, da versarsi in una unica soluzione al momento dell'iscrizione. La quota è ridotta a 1000 € + IVA per le iscrizioni effettuate entro il 1/3/2007.
I partecipanti a precedenti corsi promossi dall'Associazione sulle tematiche attinenti i sistemi informativi territoriali, studenti iscritti regolarmente a corsi universitari, post-universitari e a dottorati di ricerca in Italia e all'estero, nonché istituzioni accademiche, studi associati, società ed amministrazioni pubbliche, che iscrivano più di una persona, godranno di uno sconto pari al 10%.
I pagamenti potranno essere effettuati tramite bonifico (commissioni bancarie escluse) sul conto corrente bancario n. 000020111416 presso BANCA SUASA - Credito Cooperativo, Filiale di Castelvecchio, Strada Cesanense, 137 - 61040 Castelvecchio (PU). Intestato a "Associazione Monte Porzio Cultura", ABI 08839, CAB 68451, CIN J, specificando la causale [Iscrizione al Corso " Applicazione della modellistica numerica di flusso e trasporto delle acque sotterranee "] ed indicando l'eventuale sussistere delle condizioni per l'applicazione della riduzione del 10% sul costo complessivo. Il modulo, debitamente compilato, assieme alla copia del bonifico, va inoltrato via fax al Presidente dell'Associazione, Ing. D. Guanciarossa, al numero 0721-862724.
L'Associazione si riserva di fissare un numero massimo di partecipanti, oltre il quale non saranno più accettate iscrizioni. Analogamente l'attivazione del corso è subordinata al raggiungimento di un numero minimo di iscritti. Nell'eventualità di mancata attivazione, l'Associazione provvederà al rimborso delle quote già versate.
Attestato di frequenza
Al termine del corso verrà rilasciato un Attestato di Frequenza per ciascun partecipante che avrà frequentato almeno il 70% delle lezioni.
Materiale didattico e riferimenti bibliografici
Il corso adotta e fornisce ai partecipanti un volume, che costituisce un contributo specialistico unico nel panorama dello sviluppo di applicazioni spaziali: Anderson, M.P. and Woessner W.W., 1992. Applied Groundwater Modeling: Simulation of Flow and Advective Transport. Academic Press Inc., San Diego CA, USA.
Per ulteriori approfondimenti, si faccia riferimento alla breve sintesi bibliografica qui di seguito:
- Bear, J. and Verruijt, A., 1987. Modelling Groundwater Flow and Pollution. Reidel, Dordrecht, Holland.
- De Marsily. G., 1986. Quantitative Hydrogeology. Groundwater Hydrology For Engineers. Academic Press Inc., San Diego CA, USA.
- Kinzelbach, W., 1986. Groundwater Modelling. An Introduction With Sample Programs In Basic . Elsevier, Amsterdam, Holland.
- Maidment, D.R., 2002. Arc Hydro: GIS for water resources, ESRI Press, Redlands, CA, USA.
- Pinder, G.F., 2002. Groundwater modelling using geographical information systems . Wiley & Sons, ISBN : 0-471-08498-0, 248 p.
- van Deursen W.P.A., 1995. Geographical Information Systems and Dynamic Models , Ph.D. thesis, Utrecht University, NGS Publication 190, 198 pp. Available from: www.carthago.nl and http://www.geog.uu.nl/pcraster/thesisWvanDeursen.pdf
Per quanto attiene poi l'accesso alla documentazione relativa a due sistemi di modellazione allo stato dell'arte, GMS e FEFLOW, si faccia riferimento ai siti Web qui di seguito riportati:
- Ems-I, 2005. Environmental Management Systems. Inc. Web site: www.ems-i.com
- WASY Software, 2005. FEFLOW: Finite Element Subsurface Flow System. Fes Web site:
http://www.wasy.de/english/produkte/feflow/index.html
Ai partecipanti che volessero accedere ad una copia dimostrativa di ArcGIS ed approfondire i temi relativi ai modelli emergenti di geodatabase "Hydro Data Model" e "Groundwater Hydro Data Model", si consiglia l'acquisto dei seguenti testi:
- Ormsby T., Napoleon E., Burke R., Groessl C. e Feaster L., 2001. Getting to know ArcGIS desktop: basics of ArcView, ArcEditor and ArcInfo. ESRI Press (include CDROM con una copia trial a tempo valida per 180 giorni di ArcGIS™).
- Maidment D.R., 2002. Arc Hydro: GIS for Water Resources . ESRI Press, Redlands, CA, USA.
- Arctur D. & Zeiler M., 2004. Designing geodatabase: Case Studies in GIS Data Modeling . ESRI Press, Redlands, California, USA.
Informazioni
Per informazioni dettagliate sul programma del corso e sulla docenza, rivolgersi al Presidente dell'Associazione, all'indirizzo Email info@giscience.it o fare riferimento alla sezione contatti del sito Web www.giscience.it .